Non cercarmi mai più… eccetera

Non cercarmi mai più, dimmi di sì, cercami ancora, io ti cercherò, tu mi cercherai… che confusione Emma Chase!

La scelta dei titoli avrebbe potuto essere più originale, anche perché diventa difficile distinguere un volume dall’altro, tuttavia questa trilogia (Newton Compton Editori) alla quale sono poi stati aggiunti due capitoli paralleli, resta la mia preferita nella categoria “romanzi rosa” (e forse anche un po’ al limite fra rosa ed erotico) ed è proprio con questa che voglio dedicare il primo post su questo genere di letteratura.

Nel primo capitolo Non cercarmi mai più conosciamo Drew Evans: è lui a narrare in prima persona la vicenda ed è dalle prime righe del libro che Emma Chase, l’autrice, fa centro. Drew è bello, ricco, brillante, un affascinante scapolo che fa cadere le donne ai suoi piedi, ma a differenza di tanti altri fighi che si incontrano nei libri di questo genere è meravigliosamente simpatico e anche un po’ sboccato. Ed è così che si presenta alle lettrici. Quindi lo si ama subito. Anche perché mette subito in chiaro le cose: si è innamorato di Kate e per farci capire come e perché torna indietro di quattro mesi e ci racconta come sono andate le cose. La rivalità professionale fra i due è forte tanto quanto l’attrazione che scatta immediatamente: una storia banale, non c’è bisogno che vi dica come va a finire, eppure il punto di vista di Drew è così divertente che merita di essere letto fino alla fine. Ed è anche grazie a questo che la Chase inganna i lettori spingendoli a leggere anche il seguito Cercami ancora, il secondo capitolo narrato in parte da Kate e in parte da Drew. Una scelta meno efficace che non aiuta a sostenere la svolta assurda che prende la relazione fra i due. Eppure si legge anche questo, perché quando i personaggi sono costruiti così bene poco importa se la storia vacilla su una serie di malintesi improbabili, si vuole comunque arrivare al lieto fine. La coniugazione del verbo “cercare” si conclude poi con Tu mi cercherai, il capitolo finale, quello del grande giorno, l’evento più atteso, il momento che capita anche ai più incalliti latin lover: Drew ha ceduto e sposerà Kate. Ma voi, romanticone, non aspettatevi un romanzo intero sulle prove vestito di Kate e i periodi isterici che precedono i matrimoni. No. Qui si parla di Las Vegas perché Drew e Kate hanno deciso di festeggiare l’addio al nubilato e al celibato proprio nella città che non dorme mai. E si ride davvero. E sul finale ci si commuove anche un po’, lo ammetto.

Parallelamente alla trilogia ritroviamo anche Dimmi di si, che è più che altro una storia breve in cui Drew ci racconta il folle matrimonio a Las Vegas fra il suo migliore amico Matthew e Delores, e Io ti cercherò dove è lo stesso Matthew a narrare la seconda cerimonia, quella che si aspettano i familiari offesi dalle nozze lampo a Las Vegas, ma soprattutto a svelare i retroscena dell’innamoramento di Drew per Kate.

Mi sono lasciata abbindolare da tante serie di questo genere (con calma ve le presenterò tutte), ma questa resta in assoluto la più piacevole, romantica e divertente. Perché è la solita storia scontata, è vero, ma la simpatia di Drew lascia il segno e fa sì che questa trilogia si differenzi da tante altre molto simili fra loro.

Se avete voglia di un po’ di svago, di risate e romanticismo ecco a voi Drew Evans.

 

 

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