Storie di copertine (volume 1)

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Qual è la vostra copertina trash?

Oggi è venerdì e sono solita trattare argomenti leggeri. Ho deciso momentaneamente di lasciare da parte la rubrica dei romanzi rosa, un po’ perché sono a corto di idee e un po’ perché finirei per raccontarvi sempre la solita storia d’amore moderna, dove non è il principe azzurro a salvare la principessa bensì la femmina crocerossina che tenta di placare l’uomo tormentato dal passato e mai sazio di sesso. Sia chiaro io leggo anche queste storie, ma l’argomento che vi propongo da questo venerdì mi appassiona altrettanto.

Sto parlando delle copertine dei libri.

I lettori dotati del magico potere d’acquisto compulsivo (come la sottoscritta) sono particolarmente soggetti al fascino delle copertine e, spesso, si ritrovano nella libreria di casa titoli improbabili, volumi che mai verranno aperti o, se sono stati aperti, sono subito stati richiusi con uno “sbam”. Non voglio parlare di copertine belle perché sarebbe troppo facile, voglio parlarvi invece delle copertine trash (#copertinetrash).

Quindi vi lancio la sfida con questo potente azzurro di “Chiedilo al pilota. Tutto quello che avete sempre voluto sapere sui voli aerei” (Fusi orari, 2005)

Non ho mai avuto il coraggio di leggerlo eppure Amazon ci tiene a farmi sapere che questo libro è nella classifica dei dieci migliori libri di viaggio del 2004 secondo i critici e i lettori di Amazon.com.

Sarà che non voglio sapere come fa un aereo a rimanere in aria, che non mi sfiora minimamente l’idea di pensare che si possano aprire le porte in volo e che se ci sono dei rumori vorrà dire che ci devono essere. Evidentemente però c’è qualcuno a cui interessano le risposte a queste domande e ci ha pensato Patrick Smith, pilota di linea, a fare chiarezza spiegando con umorismo tutte le curiosità dei viaggiatori.

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