Consiglio libresco al volo: L’arminuta

LarminutaLe vacanze di Natale trascorse in preda all’influenza di tutti i componenti della famiglia, poi il rientro al lavoro concomitante con lo sciopero degli insegnanti e la porta della classe, a sorpresa, sbarrata proprio in quel giorno di giubilo per la riapertura delle scuole. Solo questo mi basta per giustificare la lunga assenza dal blog e, anche se meno, dai social.

Per questo motivo il primo post del 2018 è un consiglio velocissimo di lettura che, in ogni caso, non necessita di grandi recensioni e troppi giri di parole: sto parlando de L’arminuta, di Donatella Di Pietrantonio (Einaudi, 2017).

È bello quando un libro riceve un premio (in questo caso il Premio Campiello) perché se lo merita: commozione, tenerezza e amore fraterno bastano per descrivere la storia di una tredicenne che, da un giorno all’altro, viene letteralmente “restituita” alla sua famiglia naturale che non offre gli stessi agi e vizi né il dovuto affetto ricevuti, fino a quel momento, all’interno della famiglia adottiva. I fratelli Adriana, Vincenzo e, inconsapevolmente, Giuseppe restano a modo loro al suo fianco aiutandola ad affrontare il trauma e poi a scoprire la verità.