L’uomo di gesso, di C.J. Tudor

Avete mai pensato all’effetto che possono fare i disegni dei bambini se messi in un altro contesto o visti da un punto di osservazione differente? È la sensazione che ha avuto C.J. Tudor, l’autrice de L’uomo di gesso (in uscita il 30 gennaio 2018 per Rizzoli), osservando quelli di sua figlia: di sera quei disegni fatti con i gessetti colorati sul vialetto di casa avevano un’aria sinistra.

“Guardate un po’ cosa avete combinato”, scrive nei ringraziamenti rivolgendosi agli amici che hanno regalato alla figlia un secchiello di gessetti colorati, il filo conduttore di questa storia ambientata tra il 1986 e il 2016.

L’uomo di gesso

Eddie Munster, Gav La Palla, Hoppo e Mickey Metallo sono quattro amici inseparabili che vivono nella piccola e tranquilla cittadina inglese di Anderbury dove, tra piccole liti fra ragazzini e gesta avventurose nel bosco poco distante, trascorrono gli ultimi giorni di vacanza estiva prima dell’inizio del nuovo anno scolastico, senza sapere che in un attimo le loro vite cambieranno.

Credo che quel giorno, per la prima volta in vita mia, mi resi conto che tutto può cambiare in un solo istante. Tutto ciò che diamo per scontato può esserci strappato via così, in un battito di ciglia.

Tutto ha inizio non si sa bene quando, ma probabilmente nel momento in cui Eddie diventa suo malgrado protagonista di uno sfortunato incidente al luna park: insieme al professor Halloran, il nuovo insegnante arrivato in città, si ritrova prima ad ammirare il volto perfetto e meraviglioso di una ragazza a bordo del “valzer”, la storica giostra della fiera, e poco dopo a soccorrere quella stessa giovane che, da quel momento in poi, diventerà “la ragazza del valzer”.

È proprio Halloran, un albino che si presenta subito come strano non solo a causa del suo aspetto fisico, che viene soprannominato l’uomo di gesso e che suggerisce a Eddie l’idea di utilizzare, con i suoi amici, dei gessi colorati per lasciarsi dei messaggi in codice comprensibili solo a loro. Un gioco innocente che, però, si rivela essere poi un veicolo inquietante nel momento in cui le loro vite verranno toccate da una serie di eventi tragici che culminano con il ritrovamento del cadavere di una ragazzina loro coetanea.

Apro la busta che ho ricevuto questa mattina e ne osservo di nuovo il contenuto. Nulla di scritto. Ma il messaggio è molto chiaro. Un omino stilizzato con un cappio
al collo.

A distanza di 30 anni, quando tutto sembra ormai sepolto nella memoria, ecco riapparire quei disegni e l’ombra dell’uomo di gesso che riaprono una vicenda archiviata troppo frettolosamente, dove molti dettagli sono rimasti taciuti e quindi non considerati. La testa della ragazzina non è mai stata ritrovata eppure questo particolare, con il passare del tempo, sembra diventare irrilevante: la comunità ha già avuto il suo colpevole e ha ormai dimenticato, ma quei nuovi disegni riportano gli episodi del 1986 alla memoria dei protagonisti sopravvissuti alla tragedia che, adesso, con occhi più adulti rimettono insieme i pezzi rimasti in sospeso e ritornati a presentare il conto.

I protagonisti

Eddie Adams (per gli amici Eddie Munster), voce narrante della storia, è figlio unico di una coppia male assortita seppur molto salda: la mamma medico che “aiuta le donne a risolvere problemi” e con la sua clinica specializzata in aborti suscita le ire degli assidui frequentatori della chiesa capitanati dal reverendo Martin; il papà giornalista-scrittore di scarso successo, piuttosto irascibile, ma a modo suo comunque amorevole con la moglie il figlio.

I suoi amici compagni di avventura sono Gav La Palla, di famiglia più benestante; Mickey Metallo, più famoso per le gesta del fratello che trascorre le giornate a bullizzare violentemente i ragazzini più piccoli; infine Hoppo che vive in una casa sgangherata con la mamma e l’adorato cane Murphy. Unica femmina del gruppo è Nicky, figlia del reverendo Martin, una ragazza mascolina che porta sul corpo i segni dei suoi gesti autolesionisti a simboleggiare che dentro casa ci sia qualcosa che non va.

Complice l’incidente al luna park, Eddie stringe un legame particolare con il professor Halloran che conduce una vita particolarmente isolata in un cottage a spese della scuola: è strano, ma in un paio di episodi fondamentali per la vita di Eddie l’uomo di gesso è sempre presente, quasi come un fantasma.

Nel presente del 2016 di Eddie fa il suo ingresso Chloe: una quasi trentenne dal look dark che Eddie accetta in casa come sua coinquilina, con lo scopo iniziale di ottenere un’entrata extra oltre allo stipendio da insegnante insufficiente a mantenere la casa lasciatagli dalla madre, ma da cui si scopre poi molto attratto, nonostante il carattere scostante e i modi poco educati.

Perché leggerlo

Ogni personaggio di questa storia porta con sé un segreto, lo tiene nascosto per trent’anni con l’intenzione di non rivelarlo agli altri; solo in seguito risulterà evidente che quel piccolo dettaglio ha avuto un ruolo e poi una conseguenza in tutta la vicenda della Ragazza del Valzer e portarlo a conoscenza di tutti avrebbe potuto fare la differenza. Ed è così fino all’ultima pagina.

Le atmosfere del 1986, quando Eddie e i suoi amici sono ancora dodicenni, ricordano molto Stand by me e gli insegnamenti di Stephen King sono ben marcati. La malinconia della voce narrante, ormai quarantenne, si alterna alla spensieratezza delle vicende vissute, invece, con gli occhi del ragazzino. Una visione fantastica dei fatti tragici che lo sguardo maturo di Eddie, diventato uomo, rimarca invece quanto fossero reali: Eddie racconta lo spirito avventuroso con il quale ci si addentrava nel bosco, la curiosità e l’inconsapevolezza con la quale si andava alla ricerca di un cadavere, ma scopre che quando la morte arriva in età adulta ha tutto un altro sapore.

L’uomo di gesso è un libro magnetico e tiene svegli fino a tarda notte: non a caso è stato un caso internazionale all’ultima Fiera di Francoforte e i diritti sono già stati venduti in 25 paesi.

L’autrice

C.J. Tudor vive con la famiglia a Nottingham, città dove è nata e cresciuta. Dopo aver svolto numerosi lavori, tra cui la presentatrice per un programma tv e la dog sitter, ha iniziato a scrivere L’uomo di gesso prendendo ispirazione dalla famosa scatola di gessetti.

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LA SCHEDA

Come si intitola? L’uomo di gesso
Chi lo ha scritto? C.J. Tudor (traduzione di Sandro Ristori)
Con quale editore? Rizzoli (30 gennaio 2018)
Quante pagine ha? 350
Quanto costa? 20 euro il cartaceo, 9,99 euro l’ebook
Dove lo compro? per esempio qui
Qual è il personaggio di questo libro che entra nel Club? Eddie Adams
Questo libro è adatto per: gli amanti dei misteri, delle storie irrisolte, dei thriller, delle letture tutte d’un fiato.

Photocredit: Rizzolilibri.it

2 commenti

  1. Non sono ancora convinta che sia il mio genere… mi sono avvicinata ai thriller solamente da poche settimane! Ma… alla fine mi hai convinto, bella recensione! Lo prendo!!!

    1. Anche io non sono un’appassionata di thriller, però ogni tanto mi piace leggerne qualcuno e, in questo caso, sono felice di averlo fatto!

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