Cosa leggeremo nelle prossime settimane?

Le novità in libreria

La lista dei libri da leggere nei prossimi giorni si allunga sempre di più e io non dispongo di tutto il tempo che vorrei per dedicarmi ai libri, a meno che non mi venga la brillante idea di far saltare pranzi e cene ai bambini oppure non mi passi la voglia di dormire. Non credo siano due strade percorribili, pertanto farò del mio meglio per cercare di portare a termine, entro la fine di aprile, un numero ragionevole di letture. Che dite, ci diamo come obiettivo 5 titoli entro il 30 aprile? Mi sembra fattibile, quindi a questi cinque ne aggiungo altrettanti che, probabilmente, non riuscirò a terminare in questo periodo, ma che prevedibilmente finirò per acquistare. Perché, si sa, la lunga lista dei libri da leggere di norma non si esaurisce mai e renderla ancora più corposa incrementa il piacere morboso che nutriamo noi lettori verso i libri.

Cosa leggerò?

  1. All’ombra di Julius, di Elizabeth Jane Howard (Fazi Editore)
    Uscirà il 9 aprile il nuovo romanzo dell’autrice dell’adorata saga dei Cazalet dove ritroveremo tre personaggi femminili intensi, diversi, controversi che ruotano intorno alla figura del defunto Julius: Esme la moglie, Cressy ed Emma le figlie. Un fine settimana nella casa in campagna insieme a Felix (l’amante di Esme), Dan (il poeta amico di Emma) e la signora Hammond e suo marito Dick (amante di Cressy), e le vite delle tre donne subiranno una svolta decisiva. Diciamo grazie ai santi santissimi Fazi Editore per ciò che stanno facendo con l’opera della Howard.
  2. Non sarò mai la brava moglie di nessuno, di Nadia Busato (SEM Libri)
    Non conoscevo la storia di Evelyn McHale, la giovane donna che nel maggio del 1947 si lasciò cadere nel vuoto dalla terrazza dell’86° piano dell’Empire State Building: la foto del suo cadavere, incredibilmente intatto, fece il giro del mondo e ha ispirato la nascita di questo romanzo.
  3. Più veloce dell’ombra, di Federica Tuzi (Fandango Libri)
    Ambientato negli anni Ottanta a Torino. Ok, per me può bastare così, ci sono già gli elementi sufficienti a convincermi. È la storia di Alessandra, adolescente un po’ complessata a causa di una madre e un padre splendidi e bellissimi che pensano di essere protagonisti di telefilm americani, senza rendersi conto che c’è una figlia che ha bisogno di un legame forte, quello che imparerà a conoscere grazie all’amore di un cane.
  4. Le ferite originali, di Eleonora C. Caruso (Mondadori)
    Le vite di tre persone, sconosciute fra loro, sono in realtà legate da un filo conduttore: Christian, ex modello bipolare, manipolatore, seduttivo, è l’amante di Dafne, Davide e Dante. Ma loro tre non lo sanno, pensano di essere unici ed esclusivi.
  5. D’amore e baccalà, di Alessio Romano (EDT)
    In questa storia d’amore c’è innanzi tutto Lisbona, poi ci sono un giovane scrittore e una bellissima cameriera che si chiama Beatriz, il cibo, la musica, le atmosfere del Fado. Viaggiare, decisamente tanta voglia di viaggiare anche solo con la mente.

Cosa aggiungerò alla lista?

  1. Gli annientatori, di Gianluca Morozzi (TEA)
    Dopo aver letto Radiomorte non credevo che avrei ritrovato il coraggio per leggere le macabre storie di Morozzi. E invece non è andata così.
  2. Cannibali, di Régis Jauffret (Edizioni Clichy)
    Restiamo sempre sul tema e affliggiamoci per non aver potuto partecipare all’incontro con l’autore al Book Pride 2018. Consoliamoci con la “sola” lettura.
  3. A misura d’uomo, di Roberto Camurri (NN editore)
    Non ho partecipato all’incontro con Jauffret per partecipare alla cena con Camurri programmata per la stessa sera a Imperia, penserete voi. Invece no, mi sono persa anche quella.
  4. Le assaggiatrici, di Rosella Postorino (Feltrinelli Editore)
    Il romanzo della Postorino è da leggere e basta. Mi meraviglio di non averlo ancora fatto, non me lo so spiegare.
  5. Non devi dirlo a nessuno, di Riccardo Gazzaniga (Einaudi)
    Sgridatemi perché non conoscevo questo autore, mio conterraneo. Il minimo che possa fare è leggere il suo ultimo romanzo. Subito.