gli annientatori

Tutta la ferocia degli “annientatori”

Dall’autore di Radiomorte e Blackout, un altro noir che tiene con il fiato sospeso: la cattiveria degli annientatori arriva all’improvviso con una violenza inaspettata

Gianluca Morozzi mi aveva già convinto con Radiomorte, il noir pubblicato nel 2014 per Guanda nel quale i Colla, incarnazione della “famiglia perfetta”, venivano segregati in un finto studio radiofonico dalla spietata Kristel che, fingendosi interessata a raccontare la storia del loro successo, li attraeva invece per smascherare i loro segreti nascosti.

Ok, mi sono detta, Morozzi è un grande autore di noir, ma non potrà spingersi oltre questa crudeltà. Invece c’è riuscito ancora con “Gli annientatori” (TEA, 2018).

Bisogna arrivare alle ultime pagine del libro per capire fino a dove può arrivare la perversione degli annientatori.

Ma, soprattutto, chi sono gli annientatori?

Le donne e la scrittura sono colpevoli di aver trascinato Giulio Maspero nell’inferno in cui si trova all’inizio del suo racconto. Riuscirà a uscirne?

Se potessi farlo, mi strapperei il cuore con le mani. Ma non posso. Non con queste mani. E allora lo supplico, il mio cuore. Gli chiedo di fermarsi.

Giulio è uno scrittore di medio successo che, nonostante dei momenti di difficoltà, riesce a vivere con gli introiti dei suoi libri. Ex adolescente sovrappeso, affronta la vita con l’eterno desiderio di rivalsa nei confronti di quell’io “ciccione” trasformatosi in uomo piacente, una condizione che lo porta a cedere a qualsiasi occasione con le donne che incontra e al tradimento costante di quelle che frequenta regolarmente.

L’ultima è Francesca, con la quale ha poco in comune, ma finché non pubblicherà il suo prossimo romanzo non può fare a meno di lei e della sua casa: tuttavia Giulio, traditore di natura, commette un errore (uno dei tanti di qui in poi) che lo porta in pochi giorni fuori dalla porta di casa. Senza una dimora non può terminare il suo romanzo, senza il romanzo non può ricevere il denaro che gli permetta di trovare una nuova casa. Un circolo vizioso da cui non può uscire se non accettando l’inaspettata proposta di Mauro Britos, un oscuro fumettista conosciuto in una precedente occasione e incontrato per caso poco dopo essere stato scaricato da Francesca.

Mauro, in partenza per l’Uruguay, propone a Giulio di andare ad abitare nel suo appartamento: in cambio dovrà solo occuparsi delle sue piante e non dire a nessuno di essersi trasferito nella sua mansarda. Casa gratis e solitudine indispensabile per terminare la stesura del suo romanzo: a Giulio non sembra vero che il destino gli  abbia riservato un simile colpo di fortuna.

Mauro Britos lo avevo conosciuto un anno prima e non mi era risultato esattamente simpatico. Anzi.

Eppure i segnali che quel destino sia, al contrario, avverso ci sono tutti: l’indirizzo della casa di Mauro sembra introvabile e quella palazzina, una volta individuata, sembra così strana e isolata. Ma, soprattutto, dove sono le piante che dovrebbe annaffiare? Giulio ignora quegli indizi e, anzi, si lascia inghiottire dall’atmosfera oscura di quell’appartamento che custodisce gli osceni disegni di Mauro Britos e quel puzzle ipnotico che lo tiene impegnato più della stesura del suo romanzo.

Il segnale più evidente che, però, il destino gli presenta sono gli inquilini di quell’edificio: tutti imparentati fra loro e troppo invadenti. Ma fra di loro c’è anche l’affascinante Rachele che sprigiona una sensualità a cui Giulio non sa resistere, nonostante fuori di lì abbia appena conosciuto Anita: no, a Giulio non basta il corpo più puro di Anita, lui vuole anche quello più sfacciato di Rachele. Ed è quell’avidità che lo costringe a fermarsi un giorno in più e a commettere l’errore definitivo che lo consegna nelle mani degli annientatori.

È possibile desiderare di finire all’inferno?

Sì, se l’inferno significa poter scappare dagli annientatori. Ma chi sono? Cosa hanno fatto a Giulio?

Non è dato saperlo per tutta la durata della storia: Gianluca Morozzi tiene alta la tensione fino alla bomba finale che esplode in poche pagine con tutta la violenza che, no, non ci si aspetta. Perché insieme a quella tensione c’è anche la speranza che arrivi un eroe buono a salvare Giulio e a tirarlo fuori da quel bosco in cui si aggira alla ricerca della salvezza, di un luogo sicuro in cui rifugiarsi.

Dentro a questo bosco, io ci sono io da vivo. E anche l’inferno è preferibile agli annientatori.

 


LA SCHEDA

Come si intitola? Gli annientatori
Chi lo ha scritto? Gianluca Morozzi
Con quale editore? TEA (marzo 2018)
Quante pagine ha? 196
Quanto costa? 11,05 il cartaceo, 2,99 l’ebook
Qual è il personaggio di questo libro che entra nel Club? Giulio Maspero
Questo libro è adatto per: una lettura violenta, feroce, di quelle che provocano brutti sogni, ma che fanno apprezzare la potenza della narrazione.


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