Figlie di una nuova era

Figlie di una nuova era: quattro donne, due guerre, un secolo

Una trilogia a prevalenza femminile arriva ad allietare le nostre letture

Il 18 ottobre esce per Fazi Editore Figlie di una nuova era di Carmen Korn: il primo volume che presenta le tante vite di Henny, Kathe, Lina e Ida

Cosa aspettarsi da una trilogia

Prima di dare un giudizio a Figlie di una nuova era dell’autrice tedesca Carmen Korn (Fazi Editore) devo fare un’importante premessa: dopo l’esperienza con la famiglia Cazalet, le mie aspettative nei confronti delle saghe si sono alzate di livello e, finché non smaltirò la sbronza da Elizabeth Jane Howard, difficilmente mi libererò dei suoi personaggi come metro di paragone.

Facciamo una seconda premessa: Figlie di una nuova era non ha nulla a che vedere con la saga di Cazalet, ad eccezione del periodo storico in cui è ambientato il primo volume. Quindi è ingiusto metterli sullo stesso piano e, da questo momento in poi, proverò a non farlo.

Amburgo, gli anni Venti e la positività del primo dopoguerra

Figlie di una nuova era ha inizio negli anni Venti del Novecento quando Henny, Kathe, Lina e Ida sono appena diventate delle donne alle prese con l’inizio di un nuovo lavoro, con la ricerca del vero amore, con la vita adulta nei locali di una vivace Amburgo ancora ignara dei danni che dovrà subire con lo scoppio della seconda guerra mondiale.

La bellezza che nasceva nel mezzo del caos. Danni di guerra, separatismi, rivolte, la svalutazione del marco, la penuria di beni: finalmente era finita, si poteva ricominciare a vendere, a commerciare!

Henny e Kathe studiano per diventare ostetriche in una rinomata clinica della città; Lina insegna in una scuola e dedica la sua vita al fratello che insieme a lei ha perso i genitori, morti di stento per garantire loro la sopravvivenza durante la Grande Guerra; Ida è, invece, una giovane snob, arrogante con la servitù a disposizione dei suoi genitori nel vasto appartamento di famiglia.

Le loro vite si intrecciano grazie agli eventi che le accompagneranno dalle atmosfere di buon auspicio sbocciate con la fine della prima guerra mondiale, a quelle invece più cupe che iniziano a manifestarsi in Germania nel corso del ventennio ed esploderanno con violenza negli anni Trenta. Le quattro donne, insieme ai personaggi maschili che incontreranno in questo tragitto, conosceranno il senso di incredulità di fronte all’introduzione delle leggi razziali, la paura dei rastrellamenti, gli orrori della Seconda Guerra Mondiale, la timida rinascita del dopoguerra in una Germania devastata dai bombardamenti.

In un periodo storico così ampio sono tanti gli avvenimenti presenti nella storia riconducibili a due fili conduttori principali: non solo i fatti storici a fare da sfondo, ma soprattutto le vicende familiari e amorose che condizionano gli anni più floridi delle quattro donne.

Partiamo dal primo: il cambiamento che subisce l’intera società civile. Mentre Hitler prosegue indisturbato la sua ascesa, nei salotti le conversazioni tra amici, colleghi, mariti e mogli, ariani ed ebrei, hanno tutte lo stesso argomento: i tedeschi non saranno mai così folli da consegnare il paese nelle sue mani.

Rudi era sempre stato contrario alla pena di morte, ma si sorprese a pensare che non gli sarebbe dispiaciuto mandare definitivamente al diavolo quel fascista esaltato

E poi l’amore o ciò che viene, forse per inesperienza, scambiato per amore: la necessità di voler stare “insieme” a tutti i costi e nonostante tutto. Ida che si ritrova ingabbiata in un matrimonio non voluto, Henny che fa le sue scelte con troppa fretta, Kathe che invece fretta non ne ha e, seppure a modo suo, che continua ad amare incondizionatamente il suo Rudi, Lina che sceglie invece un amore anticonformista troppo pericoloso per i tempi che corrono. Insomma: c’è chi ama fortemente al di fuori del matrimonio, e chi si tiene aggrappato a questo vincolo per pura e obbligata convenienza.

Ciò nonostante lui l’amava come non aveva mai amato nessun altro, all’infuori forse di sua madre, anche lei purtroppo sorda al fascino del verso poetico

È una trilogia, difficile dare un giudizio definitivo al termine del primo volume

Figlie di una nuova era ha un grande difetto: il trascorrere del tempo avviene troppo rapidamente, come se avesse importanza solo il conto degli anni senza scavare troppo a fondo, tuttavia lo scorrere degli avvenimenti storici e le reazioni dei singoli aiutano a inquadrare e conoscere bene i personaggi e i loro intrecci.

Però ha anche un grande pregio, anzi, forse più di uno: la scrittura di Carmen Korn è fluida, leggera, ma anche attenta a quei particolari che, è vero che non vanno troppo a fondo, ma riescono con efficacia a trasmettere il giusto livello di commozione.

E, soprattutto, ci sono i personaggi, tanti, e i loro legami, forti: se ci si affeziona ai protagonisti di una storia e si conclude l’ultima pagina con l’impazienza di volerli ritrovare al più presto, il primo tempo della trilogia ha raggiunto egregiamente il suo obiettivo.

Carmen Korn, Amburgo e la trilogia del secolo

Carmen Korn è una giornalista e scrittrice tedesca, nata a Dusseldorf, vive ormai da anni con la sua famiglia ad Amburgo, proprio nel quartiere che in Figlie di una nuova era è fra i protagonisti insieme ai personaggi femminili. Ha scritto vari romanzi e questo è il primo pubblicato in Italia da Fazi Editore.

Curiosando sul web con l’aiuto del traduttore di Google, si apprende che il secondo volume della trilogia ci accompagnerà nella Germania degli anni Cinquanta, quella che si risolleva dalle macerie, e con il terzo capitolo avremo infine una visione d’insieme delle “donne del secolo”, quelle che sono nate e cresciute con la carneficina della Grande Guerra e che, con il sollievo del primo dopoguerra, mai avrebbero pensato di raggiungere un livello ancora più alto di orrore, ma che hanno saputo, comunque, rialzarsi.


LA SCHEDA

Figlie di una nuova era

Come si intitola? Figlie di una nuova era
Chi lo ha scritto? Carmen Korn (traduzione di Manuela Francescon e Stefano Jorio)
Con quale editore?Fazi Editore (18 ottobre 2018)
Quante pagine ha? 524
Quanto costa? 17,50 euro il cartaceo, 10,99 l’ebook
Qual è il personaggio di questo libro che entra nel Club? Ida, per la sua caparbietà
Questo libro è adatto per: buttarsi in una storia che farà compagnia a lungo.


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