Uccidi i tuoi amici

Sesso, droga, rock and roll e omicidi

Questo è Uccidi i tuoi amici di John Niven, pubblicato da Einaudi

Lo sfondo è la scena musicale britannica alla fine degli anni Novanta, il protagonista è un discografico spietato e disposto a tutto pur di fare soldi

Uccidi i tuoi amici è divertente, volgare, estremo con l’impronta tipica del suo autore John Niven

È il 1997 e il mercato discografico è in pieno fermento grazie al successo delle Spice Girls che aprono ufficialmente la strada a tutte le altre potenziali girl band desiderose di ottenere lo stesso successo.

Robbie Williams, invece, è già uscito sia dai Take That che dalla sua prima riabilitazione, cosa che lo rende del tutto inadeguato negli ambienti dove alcol e droga vengono consumati come noccioline.

Poi ci sono gli indie, gli artisti impegnati che faticano a trovare spazio finché gli Oasis continueranno a produrre singoli di gran successo. Infine il mercato dance, un mondo a parte in cui anche un testo volgare e di basso livello può toccare picchi inaspettati in classifica se il DJ riesce a passarli in discoteca nel momento opportuno che faccia scatenare il delirio in pista.

Steven Stelfox è uno dei tanti discografici che si muove come uno squalo in mezzo a questo oceano di artisti e di aspiranti tali le cui probabilità che si arricchiscano con la musica sono pari a una vincita miliardaria alla lotteria

Eppure c’è qualcuno che, nonostante le montagne di demo con musica scadente e l’offerta spropositata di artisti, riesce a primeggiare e a produrre il singolo di successo o a trovare la vera band emergente dell’anno. Questo qualcuno non è Stelfox che sembra accumulare una scelta sbagliata dietro l’altra, complice anche lo stile di vita poco equilibrato che non gli consente di avere una visione lucida delle situazioni.

Ma Stelfox è:
a) troppo ambizioso per fare la figura del perdente con i suoi concorrenti;
b) troppo vizioso per rinunciare a una serata a base di super alcolici e montagne di cocaina;
c) troppo pervertito per sopportare una relazione ordinaria con la sua segretaria;
d) troppo orgoglioso per incassare senza colpi il due di picche della front woman più sexy che gli sia capitata fra le mani da anni.

Impossibile trovare una via d’uscita legale a tutti questi ostacoli: Steven Stelfox tirerà fuori il peggio di sé per eliminarli.

Uccidi i tuoi amici, pubblicato da poco in Italia con Einaudi, è in realtà il primo romanzo in ordine cronologico per John Niven, autore scozzese più conosciuto per il suo blasfemo A volte ritorno (2012), a cui hanno fatto seguito Maschio bianco etero (2014) e Le solite sospette (2015). Filo conduttore di tutte le sue storie sono i personaggi spietati, le trame ironiche, ma farcite da episodi noir e, è bene sottolinearlo, da un linguaggio volgare, comportamenti maleducati e, spesso, ben oltre il limite della legalità. Un esempio: in A volte ritorno il protagonista è Gesù che, oltre a essere una rock star, si fa pure le canne, tanto per dire.

Eppure è impossibile non simpatizzare per loro: Steven Stelfox è arrogante, irrispettoso, maschilista, dipendente da qualsiasi sostanza stupefacente e molto incline alla criminalità. Ma la scrittura di John Niven è spassosa e irriverente e, poiché ci viene ripetuto anche all’inizio delle storie, che i romanzi “sono opera di fantasia”, rientra nel sacrosanto diritto del lettore fare il tifo anche per i più cattivi.

Se vi piace il genere sesso-droga-rockandroll Uccidi i tuoi amici è un buon motivo per mollare tutto e sedersi sul divano a leggere. Se invece siete facilmente impressionabili alle volgarità non credo che questo sia il consiglio di lettura più adatto per voi.


LA SCHEDA

Come si intitola? Uccidi i tuoi amici
Chi lo ha scritto? John Niven
Con quale editore? Einaudi (2019)
Quante pagine ha? 345
Quanto costa? 18,50 il cartaceo, 9,99 l’ebook
Qual è il personaggio di questo libro che entra nel Club?
Steven Stelfox
Questo libro è adatto per: un momento di trasgressione