Due cuori in affitto

Cosa succede quando una sceneggiatrice salutista è costretta a vivere con uno scrittore di successo amante di vizi e sregolatezza?

Dal 6 maggio Felicia Kingsley è tornata in libreria con Due cuori in affitto

Il quarto romanzo dell’autrice emiliana pubblicato da Newton Compton Editori

Chiamiamoli romanzi rosa, chiamiamoli intrattenimento, non importa. Possiamo concederci ogni tanto un momento di leggerezza? Io credo proprio di sì, ma siccome il tempo per leggere è sempre troppo poco ho deciso di selezionare le letture cosiddette di “intrattenimento” che abbondano nel mercato editoriale.

E ho scoperto che Felicia Kingsley mi piace e, finora, i suoi romanzi sono sempre stati una garanzia di divertimento e di romanticismo, quelli che rispettano il classico percorso dal “ti detesto (ma in fondo mi piaci)” al “ti amo follemente”. La critica sostiene che tutti possano scrivere un romanzo del genere (ne siamo proprio sicuri?), ma quel che è certo è che non tutti riescono a non annoiare raccontando una storia dal finale, è risaputo, molto scontato.

La bravura di Felicia Kingsley è sempre quella di costruire dei personaggi ricchi di caratteristiche tipiche delle serie TV e delle commedie che arrivano dagli States: come per Una Cenerentola a Manhattan, anche Due cuori in affitto è ambientato oltreoceano e, per la precisione, principalmente negli Hamptons, ma anche un po’ a New York e in California, i luoghi più adeguati per rendere credibili le vicende di Summer Hale e Blake Avery alle nostre menti quasi assuefatte alle ambientazioni televisive.

Due cuori in affitto

Summer è una ventisettenne californiana che aspira a diventare una sceneggiatrice di successo, dopo aver tradito la tradizione di famiglia che l’avrebbe voluta socia dello studio legale del padre e della sorella maggiore. Blake Avery è, invece, uno scrittore newyorkese, autore di sei romanzi da ottanta milioni di copie vendute tradotti in quarantaquattro lingue, che non si sveglia mai prima di mezzogiorno e ama la “colazione dei campioni” a base di sigaretta e Bloody Mary. Il suo parere sugli sceneggiatori? Non è proprio dei migliori.

Credo tu sia l’unica persona sulla faccia della terra a non sapere che gli sceneggiatori sono scrittori falliti

Summer è fidanzata con un noiosissimo uomo più vecchio di lei, pomposo e autoreferenziale; Blake ha due divorzi alle spalle e, al momento, frequenta un’attrice più famosa per le sue forme e i ritocchi dal chirurgo plastico piuttosto che per le sue misere comparse.

Per colpa di un equivoco tutti e quattro si ritrovano a dover condividere per un’intera estate una casa vacanze negli Hamptons, affittata da Summer per essere più vicina ai luoghi dove gireranno le scene dell’ultima stagione della famosa serie The Elite per la quale lavora, e da Blake per ritirarsi con la speranza (del suo editore e della sua agente) di riuscire a scrivere il suo nuovo romanzo.

Io non prenoto mai. Se c’è posto bene, se non c’è posto, bere.

Le premesse sono tutte a confermare un inevitabile “gli opposti si attraggono” e le vicende che porteranno a un lieto fine prevedibile fin dall’inizio saranno tante (forse troppe?), così come tante le fortunate coincidenze che lo permetteranno.

Lui si cala gli occhiali sul naso guardandomi con un’espressione da finto colpevole che mi fa venire voglia di prendere un coltello a caso dal ceppo e sfilettarlo come un branzino

Insomma, funziona tutto alla perfezione: si ride, si fa il tifo per l’amore, un po’ meno per i personaggi più antipatici, si sfogliano le pagine con il desiderio di arrivare al sospirato finale.

Ma…

Eppure questa volta Felicia Kingsley non mi ha convinto fino in fondo, come invece era successo per i suoi romanzi precedenti. È come se tutto si svolgesse troppo velocemente, a partire dal personaggio maschile che, pregno di arroganza e sicurezza di sé, si scioglie prima del dovuto.

E poi ci sono quei personaggi che sembrerebbero secondari, ma che svolgono un ruolo determinante nella storia, a partire da Dwight, migliore amico di Blake. Il bizzarro commercialista trafficone fa il suo ingresso negli Hamptons portando con sé un legame con la criminalità che, a un certo punto, appare con non poca violenza, ma poi scompare come se niente fosse, rendendo poco credibile e incomprensibile la presenza di questo tassello nella storia.

E così come Blake si ritrova una recensione da tre stelline anziché le consuete cinque rifilategli da una delle sue migliori lettrici, anche io mi sento di dare questa volta una recensione più bassa.

Sarà colpa del mio cuore di ghiaccio o delle serie TV sulla malavita che guardo con troppa insistenza, ma dopo aver letto il finale per i miei gusti un po’ troppo mieloso, mi è sorta spontanea una sola domanda: Felicia, che fine hanno fatto i narcos?


LA SCHEDA

Come si intitola? Due cuori in affitto
Chi lo ha scritto? Felicia Kingsley
Con quale editore? Newton Compton (6 maggio)
Quante pagine ha? 352
Quanto costa? 10 euro il cartaceo, 5,99 euro l’ebook
Qual è il personaggio di questo libro che entra nel Club?
Dwight, perché la sua vicenda avrebbe meritato più spazio
Questo libro è adatto per: divertirsi e trascorrere qualche ora sognando una scontata storia d’amore.

Della stessa autrice:

Matrimonio di convenienza, Stronze si nasce, Una Cenerentola a Manhattan