La lavoratrice

La lavoratrice, di Elvira Navarro

Due coinquiline, due vite precarie e tanta follia

La lavoratrice di Elvira Navarro, scrittrice spagnola, è uscito a maggio 2019 per la casa editrice Liberaria

Protagonisti: dubbio e precarietà

Elisa e Susana condividono l’appartamento, la prima lavora (troppo, precaria e sottopagata) come redattrice in una casa editrice, la seconda come centralinista (forse o davvero). Le loro vite sono instabili e le loro conversazioni sembrano poco sincere, tutto sembra al limite tra realtà e immaginazione, tra relazioni estreme e allucinazioni.

Elisa sogna un’altra vita, un altro appartamento in un’altra zona di Madrid, ma le ristrettezze economiche la costringono a vivere alla periferia della metropoli in compagnia di un’inquilina strana.

Un inizio col botto

Il racconto di questo romanzo inizia proprio con le parole di Susana o, per la precisione, con Elisa che riporta la confessione della coinquilina sul proprio passato, un momento preciso della sua vita caratterizzato da una relazione sconcia e malsana.

Ed è proprio questa partenza che rende la prima parte della lettura ipnotica: Susana è un personaggio oscuro, deviato che, però, a un certo punto sembra ritornare sui binari della normalità.

Ed è, invece, qui che prende a parlare Elisa, raccontando le sue ansie, la sua incertezza lavorativa che si ripercuote in tutti gli aspetti della vita, e poi quel degrado che circonda la città, le presenze malavitose che crede di vedere (o vede realmente?) durante la sua insonnia.

La lavoratrice è davvero un romanzo strano: non c’è un momento in cui si riesca a capire chi fra le due protagoniste sia più lucida nel raccontare le proprie esperienze.

Se la prima parte del libro si legge in un lampo, la seconda è più lenta, un po’ noiosa, ma molto introspettiva perché si insinua nel profondo delle difficoltà di Elisa.

L’aspetto più disarmante di questo romanzo è che la realtà descritta è davvero credibile: una grande città (in questo caso Madrid) abitata da persone che, in quella grandezza, in tutta quell’incertezza del lavoro e delle relazioni, si muovono e si perdono come fantasmi. Madrid è grande protagonista, ma le particolarità che emergono dall’ambientazione e dai personaggi potrebbero ritrovarsi in qualsiasi luogo e in ognuno di noi.


LA SCHEDA

La lavoratrice

Come si intitola? La lavoratrice
Chi lo ha scritto? Elvira Navarro
Traduzione di Sara Papini
Con quale editore? Liberaria, 2019
Quante pagine ha? 176
Quanto costa? 17,31 il cartaceo
Qual è il personaggio di questo libro che entra nel Club? Susana
Questo libro è adatto per: chi ha voglia di una storia introspettiva e cervellotica.