il movimento delle foglie

Il movimento delle foglie, di Tom Drury

Un noir che dalla realtà si trasforma in una favola surreale

Il movimento delle foglie, pubblicato nel 2006, esce in Italia per NN Editore

Ambientato nel Midwest settentrionale, una zona denominata “driftless area” da cui prende il titolo la versione originale del libro

Non avevo mai letto nulla di Tom Drury e la prima sensazione di piacere avvertita mentre scorrevo le pagine si è trasformata in un crescente desiderio di colmare questa lacuna. La sua scrittura è delicata e scorrevole, essenziale a trasmettere le emozioni dei personaggi.

Eccoli, questi personaggi: Pierre, Carrie, Stella con la loro malinconia latente, con la presenza costante del rimpianto e della rassegnazione nel prendere la vita così per quello che è. Probabilmente influenzati anche dall’ambiente aspro che li circonda, quello della”driftless area”, termine geologico con cui viene definita questa zona del Midwest settentrionale, caratterizzata da profondi burroni, foreste, scogliere.

E forse è proprio per questo che Pierre Hunter, il protagonista, non esita mai quando si tratta di cacciarsi nei guai. Si butta a capofitto nelle situazioni senza valutare le conseguenze e quando queste si manifestano a presentare il conto lui le affronta con serenità, perché è giusto che a un’azione scellerata consegua una reazione corrispondente.

Quando faceva delle stupidaggini, Pierre aveva un suo modo di superarle, come se non conoscesse la persona che le aveva commesse. Ed era meglio così, pensava, perché non poteva tornare indietro e rimediare

Pierre è cresciuto a Shale, piccola cittadina dove i suoi genitori, morti negli anni in cui frequentava l’università, sono rimasti impressi nella memoria degli abitanti come figure eccentriche e stimate. Dopo gli studi è tornato a casa, senza troppe aspirazioni, per lavorare come barista nel pub più celebre della zona. Dei suoi coetanei sono rimasti pochi in città, gli unici con cui è in contatto sono Carrie e Roland.

Un capodanno, dopo una colossale sbronza, finisce nei guai per violazione di domicilio, ma quella notte gli rimane impressa nella mente, non tanto per le conseguenze legali (che affronta con pacifica indifferenza), quanto per l’incontro con un anziano senzatetto. Ma ancor più sorprendente sarà un altro incontro che farà, qualche giorno dopo, con l’affascinante Stella Rosmarin che gli salva la vita dopo essere caduto nell’acqua ghiacciata mentre pattinava sul ghiaccio.

La solitudine di Pierre viene presto spezzata dal desiderio della compagnia di Stella, la cui riservatezza sembra essere fatta apposta per lui. Ma dietro questa giovane donna che sembra aver sempre vissuto da quelle parti, anche se afferma di provenire dal Wisconsin, si nasconde un velo di mistero che, tuttavia, non sembra interessare a Pierre.

Nello sguardo una qualche sofferenza e preoccupazione che lui non riuscì a identificare

Tutto cambia quando il giovane decide di fare un breve viaggio in California utilizzando, come sua abitudine, l’autostop. Come si è detto Pierre, nonostante non sia più ormai un ragazzino sprovveduto, agisce non tanto ignorando eventuali pericoli, quanto accogliendoli come un inevitabile fatto della vita.

Al college Pierre aveva imparato una cosa che non aveva più dimenticato: tutto ciò che accade crea le condizioni per il suo declino

E così finisce immischiato in una faccenda di soldi compiendo un gesto alla Robin Hood che provocherà le dovute conseguenze, senza che questo condizioni la sua esistenza: anzi, Pierre continua a vivere la sua vita come quella di tutti i giorni, solo preparandosi e allenandosi ad affrontare quel pericolo che, ne è consapevole, prima o poi ritornerà da lui.

Ma c’è una cosa di cui Pierre è sicuro: ogni vita è degna di essere vissuta e siamo circondati di piccole cose che, ogni giorno, sono lì a ricordarci il perché.

Mi aspettavo un romanzo che raccontasse solo la realtà e la società contemporanea di una determinata parte dell’America, ho trovato (oltre a questo) una storia d’azione che contrasta con l’immobilismo della “driftless area” (ben spiegata nella nota finale dell’autore). Ma soprattutto ho trovato la sorpresa di una storia che si trasforma pian piano in una favola surreale senza cadere mai nell’assurdità.


LA SCHEDA

il movimento delle foglie

Come si intitola? Il movimento delle foglie
Chi lo ha scritto? Tom Drury
Traduzione di Gianni Pannofino
Con quale editore? NN Editore, 12 settembre 2019
Quante pagine ha? 192
Quanto costa? 18,00 il cartaceo
Qual è il personaggio di questo libro che entra nel Club? Pierre Hunter
Questo libro è adatto per: chi ama le storie con i colpi di scena e un velo di irreale che fa bene all’umore