Case vuote, di Brenda Navarro

Un romanzo a due voci nel quale Brenda Navarro racconta il vuoto di una madre che perde un figlio e quello di una donna che lo desidera, ma non può averlo

Case vuote è uscito a novembre 2019 per Giulio Perrone Editore

Ho letto Case vuote più di un mese fa e mi sono dovuta prendere del tempo per parlarne perché leggerlo è stata una vera sofferenza. Da quando sono madre è diventato faticoso leggere le storie con protagonisti bambini sofferenti e questo libro di Brenda Navarro è uno di quelli. Lo sapevo, lo si capisce subito dalla trama, non è un segreto. Quindi mi sono preparata, ho tirato un bel respiro e affrontato la lettura.

È una storia a due voci: quella di una madre che si sente poco mamma, che non è sicura di aver mai desiderato di avere un figlio, così come è sicura di non aver mai voluto essere madre anche di una bambina non sua, quella che quasi contestualmente alla nascita di Daniel è entrata a far parte della sua famiglia a seguito di un dramma che ha coinvolto i suoi genitori.

Avrei preferito essere io quella nata male, vissuta male, morta peggio. Non partorire. Non procreare, non essere l’agglomerato di cellule che dà la vita ad altre cellule. Non essere vita, non essere sorgente, non essere l’ostaggio del mito della maternità che chiede a me di tramandarsi.

Questa mamma un giorno al parco si distrae un attimo e perde di vista il suo bambino di tre anni (Daniel) che, in un attimo, sparisce nel nulla.

L’altra voce è quella di un’altra donna che desidera fortemente diventare madre, ma la natura le è ostile: una natura spietata, ma forse consapevole che da quella relazione con quell’uomo non possa venir fuori niente di buono, cosciente che in quella donna ci sia qualcosa che non va. Ma questa seconda donna, invece, decide che comunque vada lei deve essere madre, anche se quel bambino appartiene a un’altra famiglia.

Questa mamma un giorno va al parco, si accorge di un attimo di distrazione di quella donna e porta via con sé quel bambino così bello che più belli di lui non esistono.

Brenda Navarro ha scritto una storia atroce che non fa sconti alla sincerità di una madre che si sente inadeguata e alla crudeltà di un’altra “madre” che non ha neanche capito cosa voglia dire essere veramente “mamma”. Non risparmia neanche i compagni di queste donne: uno sembra un estraneo, l’altro invece non vede l’ora di darsela a gambe.

Come riposare? Chi lo cercherà se noi deponiamo le armi? Chi lo seppellirà? Non voglio capitolare e ridurmi a un cero funebre ma non voglio nemmeno continuare a resistere… Chiedo un giorno di vita in più e allo stesso tempo ne imploro uno in meno.

Case vuote sono quelle nelle quali si avverte la mancanza di qualcuno e Brenda Navarro ha saputo descrivere perfettamente questa sensazione che lascia un forte senso di ansia: la disperazione della casa vuota di una donna tormentata dal senso di colpa, l’angoscia di quella di una donna disposta a tutto pur di avere un figlio.


LA SCHEDA

Come si intitola?
Case vuote
Chi lo ha scritto? Brenda Navarro
Con quale editore? Giulio Perrone Editore (2019)
Quante pagine ha? 160
Quanto costa? 15,00 euro il cartaceo
Qual è il personaggio di questo libro che entra nel Club? Daniel
Questo libro NON è adatto se avete voglia di una lettura allegra e spensierata.