Piccola fan di Francesco Muzzopappa ruba il segnalibro alla madre che prova a leggere. Va bene, anche io ho una passione smodata per i segnalibro. I bambini, però, li assaggiano.Continua a leggere

Interno. Sera. Cameretta di bambino con madre che mette a letto il figlio. “Stasera leggiamo un libro nuovo prima di addormentarci”, dice la mamma “Si! Evviva!”, risponde Leonardo “Si intitola Che paura la paura” “Cos’è quello? Un fantasman?”, chiede Leonardo alla vista delle prime illustrazioni “Sono mostri marini” “E quello?” “Un pesce gatto” “Ma il pesce gatto si mangia?” “No, Leonardo, non si mangia… che dici andiamo avanti con la lettura?” “Ok… ma esiste anche il pesce tigre? E il pesce pantera?” “No, che io sappia non esistono… posso andare avanti?” “Si. Ma è più forte il pesce gatto o Spiderman?”Continua a leggere

Sono sempre stata attirata dai gruppi di lettura, ma non sono mai riuscita a farne parte, un po’ per pigrizia, un po’ per le scarse possibilità che offre la città in cui vivo. Poi, con un po’ di ritardo credo, ho scoperto che esistono anche quelli virtuali o, se vogliamo definirli in modo più attuale, i gruppi di lettura “social”. Perché non provare, mi sono detta. E così è stato. Ho iniziato a seguire l’account Twitter corrispondente e, non appena si è presentata l’occasione del libro giusto, ho preso parte alla lettura di gruppo. Continua a leggere