Ormai lo avrete capito: non mi piace parlare troppo di me, preferisco farlo attraverso i libri e usare le loro parole o le immagini per descrivere, a volte, la mia persona. Ieri, però, è stata una giornata strana: la morte del calciatore Davide Astori mi ha fatto sentire subito l’esigenza di scrivere qualcosa di mio, così come facevo una volta quando ero scossa o irrequieta. Ho avuto l’impressione che tornare alla vecchia cara abitudine di sfogarmi con la scrittura fosse l’unico modo per aiutarmi a sciogliere quel nodo che ho in gola da troppe ore. Benvenuti nel privé del Club dei Lettori Solitari: oggi viContinua a leggere